Home - Prevenzione stress da lavoro


In base ai documenti dell’WHO(OMS), alle linee guida europee, all’Accordo Europeo del 2004 sullo stress lavoro correlato e in base al documento ICF dell’OMS 2001, che cambia il concetto della disabilità introducendo una visione Biopsicosociale e preventiva, la valutazione dello stress lavoro correlato nell’ambito della sicurezza del luogo di lavoro implica un cambiamento totale di approccio, in cui è necessaria una:
  • valutazione del luogo di lavoro come buone prassi e procedure ambiente
  • valutazione sanitaria dell’individuo, come tipologia di funzionamento come struttura corporea
  • valutazione dell’attività e partecipazione aziendale con indicatori aziendali
  • valutazione delle risorse umane sanitaria con indicatori sanitari
  • valutazione delle attività e partecipazione aziendali: la presenza di fattori ambientali facilitatori o barriera che il luogo di lavoro ha messo in essere.
  • valutazione delle attività e partecipazione dei lavoratori: la presenza di fattori ambientali facilitatori o barriera in essere da parte del lavoratore.

L'articolo 3, Comma 1, dell'Accordo Europeo dell' 8 ottobre 2004, recepito dall'Accordo Interconfederale del 9 giugno 2008, ha definito lo stress da lavoro-correlato come quella condizione «che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale ed è conseguenza del fatto che taluni individui non si sentono in grado di corrispondere alle richieste o aspettative riposte in loro». 
Ne consegue che non tutti i fattori ambientali, né in generale ogni sintomo di stress, sono riconducibili a stress da lavoro-correlato, ma soltanto quelli contestuali al proprio ambiente di lavoro, potenzialmente “qualunque luogo di lavoro”, «a prescindere dalla dimensione dell'azienda dal campo di attività, dal tipo di contratto o di rapporto di lavoro». 
Ciò induce a ragionare in termini di prevenzione dello stress da lavoro.
Il contesto lavorativo - inteso non soltanto come l'insieme delle circostanze, interpersonali, organizzative e gestionali, ma anche fisiologiche (rumore, grado di umidità, scarsa igiene) e legate al contenuto (onerosità, orario, tipo di attività), che si sviluppano attorno all'individuo nell'ambiente in cui lavora, può avere conseguenze molto negative, sia sullo stato di salute dell'individuo, che sul buon andamento dell'azienda stessa. Circostanza, quest'ultima, che un dirigente non può permettersi di trascurare. I rischi sono tantissimi: un individuo che soffre di stress da lavoro-correlato lavorerà male, riducendo le sue capacità di produttività e di rendimento, aumentando le probabilità di infortuni e, ovviamente, di assenza.

La  prevenzione dello stress da lavoro è oggi un imperativo per ogni datore di lavoro, che deve gestire il problema, ponendolo fra le priorità. In pratica, si tratta di investire sulla sicurezza e salute dell’azienda e dei lavoratori per prevenire gli stati di fragilità in termini di reddito.