L'efficienza lavorativa - Aumento e Miglioramento dell'efficienza lavorativa


Il bravo imprenditore sa benissimo che per ottenere ottimi risultati, non basta che nella sua azienda operi un certo numero di lavoratori. Se la presenza di una squadra di lavoratori risulta sicuramente efficace per quanto riguarda il compimento delle mansioni, non è detto che l'attività dei medesimi sia necessariamente efficiente. Per capire meglio: l'attività di un lavoratore è efficace quando e se produca il risultato desiderato, a prescindere dalle modalità e, soprattutto, dal tempo che esso ha impiegato nel realizzare l'opera. Diverso è quando si parla di efficienza. Quest'ultima si verifica quando, non soltanto il lavoratore porta a compimento il lavoro che gli è stato richiesto, ma lo realizza nella maniera migliore e nei tempi più brevi. Si ha, pertanto, un aumento dell'efficienza lavorativa, quando si riesce a ottenere un'ottimizzazione fra il livello di produttività del lavoratore e il rendimento economico da parte dell'azienda.
Perché si possa mirare a un aumento dell'efficienza lavorativa, devono verificarsi alcune condizioni:

  • il lavoratore deve trovarsi in uno stato di salute ottimale, deve essere informato, formato ed addestrato;
  • il lavoratore deve operare in un luogo che rispetti le normative previste in materia di salute e sicurezza;
  • il rischio di stress ambientale sul lavoro deve essere valutato e controllato;
  • la collaborazione e la partecipazione agli obiettivi fra lavoratore e datore di lavoro dev'essere costante.

Tutte queste condizioni passano attraverso un programma di informazioni, conoscenze e strumenti tecnologici che coinvolge l'intera organizzazione aziendale; che vuol dire, sia formazione professionale delle figure chiamate a sovrintendere alla salvaguardia della salute dei lavoratori e dell'azienda; sia prevenzione dei rischi ambientali, cui sono potenzialmente soggetti gli individui che operano all'interno dell'azienda.

Com'è stato giustamente sottolineato: fare bene è stare bene. Conoscere esattamente quali sono i propri compiti, le modalità con le quali possono essere portati a compimento con successo, la tempistica con la quale è possibile ottenere i migliori risultati, sono fondamentali per ottenere il massimo dell'efficienza lavorativa.

Secondo alcune statistiche, effettuate su un campionario di aziende europee, agli inizi degli anni 2000, lo stress da lavoro-correlato è costato – in termini di redditività economica – oltre 20 miliardi di Euro.I numeri relativi ai danni subiti da questa sindrome, in questi anni, sono aumentati in maniera esponenziale e, a quanto pare, sono destinati ancora a crescere.

La sindrome da stress da lavoro-correlato è uno dei principali problemi che affliggono le aziende europee: secondo le stime fornite dall'Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro, sarebbero oltre 40 milioni i lavoratori che, ogni anno, sono vittime di questo malessere, che si può presentare attraverso molteplici sintomi, sia fisici che psichici (in Europa ogni anno vengono persi 180 bilioni di € di perdita di competitività aziendale).

La cura – e soprattutto la prevenzione – possono risolvere un problema che ha gravi effetti negativi sul rendimento dei lavoratori e, di conseguenza, sull'efficienza dell'organizzazione aziendale. Intervenire con un programma di valutazione dei rischi, della diagnosi e delle terapie dello stato di salute precaria, legato all'ambiente lavorativo, ha come scopo quello di ottenere un evidente miglioramento dell'efficienza sul lavoro. Infatti, sintomi quali disturbi all'apparato gastro-intestinale, al sistema nervoso o a quello ormonale, producono l'effetto di rallentare le attività o comunque di disturbare l'esecuzione delle incombenze individuali e, in molti casi, portano all'assenza del lavoratore sul posto di lavoro.

Il miglioramento dell'efficienza del lavoro si ottiene mediante un programma ben definito, che tiene conto della conoscenza da parte dell'individuo delle proprie capacità di adattamento ai luoghi e alle funzioni, oltreché dei mezzi che egli possiede, o può avere, a sua disposizione nell'ambito dell'organizzazione aziendale, utili a migliorare l'attività e la partecipazione.

È questo uno dei principali obiettivi, che si può raggiungere attraverso l'applicazione del metodo WAS. Quest'ultimo viene offerto a tutte le figure professionali, rappresentate sia da personale interno che esterno all'azienda, competenti a tutelare la salute dei singoli lavoratori e la sicurezza nell'ambiente di lavoro.

WAS esegue servizi di valutazione diagnosi, prognosi e terapia dello stato di salute precaria stress correlato. Attraverso questa valutazione l'azienda e le sue risorse umane sono condotte ad acquisire un metodo proattivo e consapevolezza:
  • della propria adattabilità (efficienza nel quotidiano)
  • dei propri i limiti adattativi
  • della propria risposta specifica sotto carico
  • degli indicatori della perdita di performance
  • di come migliorare le proprie strategie funzionali e strutturali sotto stress
Supporta la medicina del Lavoro con una prassi interdisciplinare: fare bene è stare bene. In 5 passi tuteli la salute:
  1. conosci la tua struttura e funzione
  2. conosci i mezzi per migliorare la tua attività e partecipazione
  3. proteggi i tuoi limiti
  4. elabora un progetto con strumenti compensativi e dispensativi adeguati
  5. adegua le tue strategie funzionali e strutturali al massimo delle perfomance.
Offriamo servizi a tutte quelle figure professionali che garantiscono la salute e la sicurezza, che si occupano di valutazione dei rischi, prevenzione e sorveglianza.

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